Anno nuovo, nuova battaglia: possibile tassa per i pescatori sportivi

Negli ultimi giorni si sono verificate diverse proteste in tutta Italia con protagonisti i pescatori professionali.  Come vi abbiamo già spiegato, diverse erano le motivazioni per cui si lamentavano: la più importante era quella sulla legge  154 che prevede pesanti sanzioni per tutti i pescatori in caso di trasgressione delle regole.

E’ bastato questo putiferio per far sì che il 27 marzo 2017 sia stata calendarizzata in Aula  la riesumazione del Testo Unificato, fino a qualche giorno fa lasciato nel dimenticatoio di Montecitorio.

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Inutile aggiungere altre parole circa questa tassa finché il 60% del suo valore verrà usato per sovvenzionare i pescatori professionali.

E’ bene dire che solo lo scorso giugno il Testo Unificato era stato abbandonato dato che non c’erano le coperture finanziare. Da inizio estate ad oggi sembra che per i nostri organi di tutela nulla sia cambiato da questo punto di vista, pertanto effettivamente bisognerà capire come la nostra politica intenderà procedere per attuare il piano.

La cosa che più dispiace è una: ogni qual volta serve sovvenzionare una qualche attività, la politica non fa altro che aggiungere una tassa…magari a chi meno se lo merita. Magari sarebbe più consono optare per dei tagli, visti gli sprechi presenti nella nostra nazione.

Intanto le organizzazioni che tutelano la pesca sportiva e ricreativa si stanno confrontando per cercare una soluzione corale. D’altronde siamo più di 1 milione e 300 mila, il nostro pensiero non può e non deve passare inosservato.

Vi terremo aggiornati sul progredire della situazione.

#Nolicenzadipesca