Nasce la pagina Facebook ufficiale dell’evento “A pesca di immondizia”

Il 2016 è stato l’anno zero. Il 2017 deve essere più che una conferma. Per questa forte motivazione nasce la pagina Facebook ufficiale dell’evento “A pesca di immondizia”.

L’anno scorso è stato un piccolo successo. In totale sono stati contati circa 150 partecipanti per 3 eventi: Santa Margherita Ligure, Orbetello e Casalabate. Ma facciamo un passo indietro per chi ancora non ha mai sentito parlare di questa iniziativa. Ecco le domande che i più hanno posto.

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Come è nato “A pesca di immondizia”?

“A pesca di immondizia” nasce da un’idea della comunità de “La pesca in mare” nel gennaio 2016. Vedendo la spiaggia sporca da una mareggiata, due amici, Jacopo e Andrea, hanno concluso in anticipo la battuta di pesca per ripulire un minimo lo spot a cui sono molto legati.

Il progetto iniziale?

Proprio come la prima volta, l’idea iniziale era quella di anticipare la fine di ogni battuta di pesca e raccogliere un po’ di immondizia. Per le tecniche più statiche come il surf casting si poteva dedicare anche un minimo di attenzione alla raccolta mentre le canne erano in acqua.

Lo sviluppo

Per sensibilizzare al meglio tutti i pescatori e i cittadini che fruiscono dei rispettivi litorali, sono stati organizzati degli eventi di raccolta comunitaria tra aprile e maggio 2016. La parte preponderante dei gruppi era composta da pescatori sportivi e ricreativi.

E per il 2017?

Il 2017 potrebbe essere un anno di svolta. Si riparte da Santa Margherita Ligure, Orbetello e Casalabate. Una sicura new entry sarà Porto Cesareo, fiore all’occhiello del turismo leccese. Ma si parla anche di Palermo, Riccione, Alassio, Livorno, Napoli, Roma e probabilmente un evento per regione tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Insomma l’evento sta prendendo una caratura importante, a maggior ragione se…

Se…?

Se l’iniziativa è sostenuta dal “Clean Sea Life”, un progetto LIFE partito dalla Comunità Europea che intende stimolare associazioni di sportivi e ricreativi (diportisti, subacquei e apneisti), circoli e scuole ad adottare un tratto di costa e a mantenerlo pulito negli anni a venire, sia attraverso regolari operazioni di rimozione dei rifiuti, sia con azioni di prevenzione di ulteriore inquinamento. Ed effettivamente qui c’è il primo punto in comune con “A pesca di immondizia”.

Altri punti in comune?

Bè, chi propone  “Clean Sea Life” ha come intento quello di sensibilizzare tutti i pescatori sportivi e ricreativi. Questa è una delle nostre mission, sia a livello piscatorio che ambientale. Ci unisce la mentalità e una visione di programmazione per un futuro migliore, dato che importanti studi spiegano come nei nostri mari nel 2050 ci sarà più plastica che pesce.

 Perché le persone dovrebbero seguire e partecipare “A pesca di immondizia”?

Tutti i pescatori sportivi e ricreativi dovrebbero partecipare ad un evento simile perché credo che possa dimostrare il vero potenziale di tutti noi. Sarebbe un evento che è vero, non è nulla di nuovo, ma che in pochi “si prendono la briga” di organizzare. Sarebbe un esempio di compattezza e un modo per fare conoscenze e, soprattutto, per dimostrare che i pescatori sportivi e ricreativi sanno ben tutelare il proprio territorio marino.

Bene, esiste un motto dell’evento?

Ecco, appunto: “A pesca di immondizia: i pescatori sportivi e ricreativi a tutela del proprio mare”.

Per concludere, le persone come possono rimanere aggiornate sugli eventi?

Tutto il materiale verrà pubblicato sulla pagina ufficiale “A pesca di immondizia Italia”(clicca per seguire l’iniziativa su FB) e i siti www.lapescainmare.org (nelle sezioni news o eventi) e www.cleansealife.it .  Le news principali verranno pubblicate anche sulla pagina “La pesca in mare”.

LO STAFF