La pesca a mosca come terapia per il corpo e per la mente: nasce Casting for Recovery Italia

 APR Alleanza Pescatori Ricreativi e Fishing Ladies, con la collaborazione del Club Italiano Pescatori a Mosca e Il Volto della Speranza Onlus, portano a Carrara il progetto statunitense Casting for Recovery a supporto delle donne operate di cancro al seno.

Nonostante i progressi ottenuti in termini di conoscenze mediche e prevenzione, il cancro al seno è ancora oggi la prima cause di morte per patologia oncologica nelle donne europee. Secondo la LILT, in Italia sono circa 37.000 i nuovi casi registrati ogni anno: la malattia colpisce una donna ogni dieci, rappresentando il 25% di tutti i tumori.

ADV

La missione di Casting for Recovery è quella di migliorare la qualità della vita delle donne con cancro al seno attraverso un programma che unisce educazione sulla malattia e sostegno tra pari attraverso lo sport terapeutico della pesca a mosca.

Nata 20 anni fa negli Stati Uniti, diffusa in Canada, Regno Unito, Irlanda, Nuova Zelanda e Australia, Casting for Recovery è una ONG che supporta gratuitamente le donne nel loro percorso riabilitativo attraverso attività all’aria aperta e insegnando la tecnica della pesca a mosca. L’intento del programma è di aiutare le donne a superare il trauma della diagnosi e la sofferenza del trattamento chirurgico della malattia, per andare avanti in un momento di grande dolore e difficoltà sia fisica che emotiva.

In Italia il progetto, patrocinato da CarraraFiere, è stato presentato nel gennaio scorso nell’ambito di una manifestazione fieristica dedicata alla pesca; l’idea di realizzarlo anche in Italia è stata accolta con entusiasmo dalle Dott.sse Francesca Federici, Oncologa e Roberta Crudeli, Responsabile Infermieristica del Dipartimento Oncologico dell’ospedale di Carrara, noto per essere all’avanguardia nell’apertura verso terapie di supporto, nella consapevolezza che un approccio psicologico positivo costituisce il 50% della cura.

Anche il Club Italiano Pescatori a Mosca, nella persona di Massimo Maggiani, ha salutato con grande entusiasmo l’idea, offrendo ad APR e Fishing Ladies – capofila e prime promotrici per la diffusione del progetto in Italia – la massima disponibilità per la sua realizzazione, così come Il Volto della Speranza Onlus, libera associazione per la prevenzione e lotta contro i tumori e la stessa CarraraFiere che da sempre inserisce nell’ambito delle proprie manifestazioni anche iniziative rivolte al sociale.

Ma in pratica, come può la pesca a mosca avere un impatto positivo sulle donne in un momento così delicato e particolare della loro vita?

L’iniziativa, destinata a pazienti in fase di recupero post operatorio, è articolata in due giorni e mezzo di ritiro totalmente gratuito per le partecipanti.

Per facilitare la condivisione e la reciproca conoscenza si formano piccoli gruppi: nel primo evento, da realizzarsi a maggio 2017, il gruppo sarà formato da sei donne seguite con attenzione da istruttori di pesca a mosca e personale medico, in un alternarsi di momenti di istruzione alla tecnica di pesca e terapia psicologica di supporto.

Il contesto in cui si svolge il ritiro, un luogo bello, all’aperto, in mezzo alla natura, possibilmente lontano dalla città, è parte imprescindibile della terapia: il movimento del braccio nel lancio della mosca aiuta il recupero post operatorio della muscolatura coinvolta nell’intervento chirurgico, mentre la possibilità di avere spazio e tempo per sé è un valore aggiunto inestimabile ai fini della ripresa fisica e mentale. I benefici derivano da più fattori: la condivisione, il supporto psicologico, l’attività dolce all’aria aperta, la possibilità di “staccare la spina” per tre giorni concentrando la propria attenzione su qualcosa di coinvolgente e diverso dalla malattia; quando la mente è occupata in una nuova sfida non c’è spazio per altri pensieri.

Dai resoconti delle esperienze portate avanti nei vari Paesi in cui Casting for Recovery è attiva, emerge che alla fine del ritiro anche le donne inizialmente più diffidenti rispetto alle attività proposte hanno riscontrato un miglioramento nell’umore e una maggiore positività rispetto al proprio futuro, riuscendo almeno in parte a superare la paura che un evento così traumatico comporta. Ora che la sede americana ha dato il via libera alla nascita della “costola” italiana di Casting for Recovery, gli organizzatori – tutti volontari – sono fortemente impegnati nella ricerca di sponsor finanziatori che consentano al progetto di vedere la luce. Servono abbigliamento specifico, canne, esche, mulinelli, strutture ricettive adeguate, che siano pensioni o agriturismi purché nel verde e in prossimità di laghi o fiumi, oltre che vitto e alloggio per le pazienti e il personale che si occuperà di loro. Le migliori intenzioni non bastano a realizzare i sogni, ma volontà e perseveranza possono fare la differenza, ricordando anche che il cancro al seno riguarda le donne ma coinvolge tutti, i loro compagni, le famiglie, gli amici, i datori di lavoro, e purtroppo è così diffuso che ogni persona al mondo conosce, o ha avuto, una madre, figlia, compagna, amica o collega toccata dalla malattia.

Chi volesse supportare la realizzazione di questo importante progetto potrà farlo collegandosi al sito castingforrecovery.it per una donazione ma anche offrendo la propria disponibilità relativamente alle necessità specifiche per la realizzazione del ritiro.

Per info: segreteria@pescaricreativa.org , rif. Laura Pisano

info@castingforrecovery.it

Per donare: http://castingforrecovery.it/index.php/donazioni